STRATEGIA E CONTENUTI PER UNA COMUNICAZIONE CHE FUNZIONA

Il mondo della comunicazione è in grande fermento: l’esplosione del web contrapposta al declino della pubblicità classica, le digital pr a fianco o in sostituzione dell’ufficio stampa tradizionale, la viralità come passo evolutivo della classica creatività, l’evento virtuale meglio (o peggio!) di quello reale, e così via.

In questo scenario le agenzie di comunicazione devono trovare un assetto e un equilibrio al passo coi tempi e lo devono condividere, in primis, con i propri clienti.

Ecco la nostra “formula”, che nasce dall’esperienza (quasi 25 anni), dall’aggiornamento continuo, ma anche dall’idea di essenzialità:

STRATEGIA + CONTENUTI = COMUNICAZIONE CHE FUNZIONA.

Può sembrare banale, ma è tutt’altro

Andiamo a spiegare il teorema …

STRATEGIA

Tutti i nostri clienti sono accomunati da un fattore: hanno una necessità importante a livello di comunicazione.

E prima di indicare soluzioni, è necessario capirla bene, questa necessità, in modo da individuare la strada più efficace da percorrere.

Il risultato è un progetto di comunicazione pensato e realizzato per quel singolo cliente, un progetto di sartoria su misura e non generico, ispirato alle vere esigenze e non effimero o, peggio, modaiolo.

Insomma, lo diciamo anche nel nostro claim, si tratta di una “communication strategy” che rappresenta per noi la soluzione migliore (ovvero, considerati tutti i fattori in ballo, la più idonea) per quel determinato cliente.

Parliamo di una mappa per muoversi nella giungla della comunicazione e per andare dritti al punto d’arrivo, comprensiva di strade (mezzi), tempi (pianificazione), carburante (budget), equipaggio (chi fa cosa).

Il viaggio è quello che dovrà portare il target del nostro cliente dal primo stadio, quello della “scoperta”, a quello della “considerazione” fino allo step finale, quello dell’”azione”.

Chiaramente, a questo punto deve intervenire un secondo, fondamentale aspetto: come esprimere i plus del cliente?

· il 13% si dimostra poco consapevole (o interessato) all’argomento (approccio “riduttivo”);

· il 42% vive in modo “problematico” la questione (mancanza di una chiara visione strategica):

· il 45% dichiara un approccio “ottimale”, più consapevole della necessità di una strategia aziendale anche in quest’ambito.

E se per le aziende B2C il content marketing non viene messo in discussione, anche per quelle più prettamente B2B (anche di piccole e medie dimensioni) il ricorso a contenuti rilevanti e originali diventerà sempre più una risorsa, e non un problema.

In Ellisse abbiamo attuato una ristrutturazione dei reparti interni, pensata proprio per offrire ai nostri clienti una risposta adeguata ed efficace alle esigenze di ideazione e realizzazione di contenuti visuali e testuali.